Lanciato dall’etichetta AlfaMusic, questo disco d’esordio sta ottenendo ampi consensi e apprezzamenti: ha ricevuto il prestigioso bollino “Jazzit likes it” da una delle più autorevoli riviste di settore, nonchè positivissime liner notes da uno dei più affermati sassofonisti italiani, Max Ionata.
Fabrizio D’Alisera, sassofonista capitolino, è un jazzman “rubato” all’America degli anni ’60, il suo stile è duttile e il suo suono immediatamente riconoscibile.
Mr Jobhopper è il suo nuovo lavoro discografico, che già dal titolo fa intendere la varietà del prodotto: “colui che passa da un lavoro ad un altro”, ad indicare ritmi che cambiano, melodie sempre diverse, uno sguardo ben attento alla tradizione e l’altro al passo con i tempi.
Nove sono i brani che compongono l’album, tutti scritti e arrangiati dal leader stesso del progetto. Si passa con eleganza dal “neobop” allo swing, alla bossa, al latin. Notevole anche la varietà timbrica, che si nota ad esempio con l’alternarsi di due specialisti delle tastiere, Karim Blal al pianoforte e Martino Onorato all’hammond e fender rhodes. A completare il gruppo, Alessandro Marzi alla batteria, Giulio Scarpato al contrabbasso e basso elettrico, Tiziano Ruggeri alla tromba e flicorno.
Ma vediamo più da vicino il profilo di questo artista: Fabrizio D’Alisera ha iniziato studiando giovanissimo la chitarra classica, conseguendo a pieni voti l’esame di quinto anno del Conservatorio. In seguito si è appassionato al jazz, facendo del sax tenore il suo strumento principale. Si è poi laureato con 110 e lode terminando il biennio superiore in indirizzo jazz. Nel 2004 ha vinto una borsa di studio per il Berklee College of Music di Boston. Nel tempo, si è esibito con il suo gruppo come opening band per il concerto del pianista Cedar Walton. Ha suonato nei maggiori jazz club e festival tra i quali: Cantina Bentivoglio, Umbria Jazz, Ronciglione Jazz, Tuscia Jazz festival e suona all’Eddie Lang Jazz festival con una big band diretta da Roberto Mancini con una ritmica stellare composta da George Cables e Buster Williams. Con Maurizio Giammarco special guest, si è esibito anche al teatro Savoia di Campobasso. Attualmente è impegnato in qualità di primo sax tenore con le big band di Marco Tiso, Giancarlo Gazzani e Claudio Prado’. Pochi mesi fa, ha presentato il suo disco presso lo storico Alexanderplatz Jazz Club di Roma ottenendo un ottimo risultato.
di Piero Vittoria