La precisione del tempo che ci racconta la vita , sembra stare stretta a Marco che nella canzone che battezza l’album, ci comunica la sua vita i suoi rimpianti ed i suoi rimorsi giocando con esso.
Masini sceglie arrangiamenti in stile pop, pieni , calibrati a dovere mettendo al primo posto il risultato corale degli strumenti a scapito di assoli che nel contesto dell’album potrebbero apparire solitudini musicali.
Il brano “ Tu non esisti” poi è un pezzo tipicamente “masiniano” che ci racconta un amore finito, nostalgico, quasi immaginario o risultato di tanti attimi di storie diverse.
Masini ci butta dentro una stanza a guardare le pareti ed a cercare di liberarci dalla delusione di un amore.
Il Masini storico irrompe in canzoni come “Guardandoci negli occhi”, “Qualcosa che cercavi altrove”, o “La vita comincia”, canzoni suonate a dovere, canzoni di protesta e di sentimenti veri dove troviamo qui, come in tutto l’album,immagini semplici di occhi negli occhi, pelle con pelle e lettere da appendere al frigo.
Immagini che ci fanno capire quanto questo artista sia rimasto il grande artista di sempre , di tanti premi vinti, tanti concerti ma anche di tante fatiche tante brutte esperienze e rivincite.
Marco sa parlare al cuore con meritate capacita’e con l’aiuto della sua voce caratteristica che spiccano in “Invece di scrivere una canzone” o in “ La massima espressione d’amore” .
Nell’opera vi è anche un tributo al grande Giorgio Faletti (attore,cantante e scrittore) con una bella rivisitazione di “Signor tenente”.
Marco Masini è di certo una sicurezza del pop d’autore, quel pop da cantare a squarciagola nei concerti o da ascoltare in cuffia mentre guardi la copertina del cd “Spostato di un secondo” pensando allo scorrere del tempo ed alla ricchezza che ci lascia nel cuore.
Carmelo Del Genio per FullSong