Quello che da tempo si pensava si è materializzato fortemente nelle dichiarazioni raccolte da Striscia La Notizia provenienti da una società che si occupa proprio di televoto.
La responsabile di un call center di Rimini ha spiegato: “Il cliente commissiona un numero di voti necessario per scalare la classifica o per raggiungere un determinato posto. Partono una valanga di votazioni attraverso le linee telefoniche fisse oppure attraverso un sistema di sms di carte prepagate ricaricate. In un giorno si possono raggiungere vette di 7.500 voti con una spesa di circa 7.000 euro”
Chi sarebbero nello specifico i clienti interessanti, dunque? Risposta chiara ed eloquente: “Ho avuto delle richieste da parte di concorrenti del ‘Grande Fratello’, di ‘XFactor’ e soprattutto ‘Sanremo59”.
A tal proposito, in redazione riceviamo la dichiarazione di Enzo Mazza, Presidente della FIMI: “Ritengo che la questione del televoto effettuato tramite call center in un evento come il Festival di Sanremo, al quale come è noto sono poi collegate anche delle scommesse, possa avere una valenza penale e sconvolga il meccanismo della gara. Ci auguriamo che la Guardia di Finanza possa svolgere un’indagine sugli episodi evidenziati anche su Striscia la Notizia e forse la RAI, in attesa di chiarimenti, dovrebbe sospendere la modalità del televoto”.
Pubblichiamo volentieri la legittima richiesta di Enrico Mazza e attendiamo sviluppi nella vicenda.