Si fa sempre più appassionante la polemica che in queste ore sta vedendo protagonisti Fedez e Dario Franceschini, Ministro dei Beni Culturali. È ben nota la battaglia che il rapper sta portando avanti contro il monopolio di Siae per quanto riguarda il diritto d’autore, tanto che dal 1 gennaio di quest’anno si è affidato a un gestore indipendente chiamato Soundreef.
Ebbene qualche giorno fa, nel corso di una conferenza stampa, lui aveva rilasciato questa dichiarazione sul Ministro: “è palesemente colluso, colluso forse è troppo, è in conflitto d’interessi con i temi che deve affrontare tra Soundreef e Siae perché sua moglie gestisce gli immobili di Siae”.
Da parte di Franceschini è scattata, quasi immediata, la querela e così Fedez ha voluto precisare alcune cose con un video, che però non migliora le cose. Dice infatti: “Michela Di Biase, moglie del Ministro Franceschini e capogruppo del Pd al Comune di Roma, è stata assunta nel 2016 dalla Fondazione Sorgente Group. Sorgente Group è uno dei principali gruppi immobiliari italiani, che gestisce fra gli altri, l’intero patrimonio immobiliare di Siae che, per inciso, ammonta a 264 milioni di euro, niente male per una no profit. Il ministro Franceschini, un tempo contrario al monopolio Siae, ha poi cambiato repentinamente idea”. E sottolinea: “oggi siamo gli unici, fra 28 paesi europei, in cui in questo ambito è rimasto il monopolio”.
Questo, in effetti, è un dato di fatto e quindi siamo curiosi di vedere quale sarà la reazione pubblica di Dario Franceschini, che come gli esponenti del suo partito (il Pd) è sempre stato attento a indicazioni e tendenze del resto dell’Europa. Chissà se le parole di Fedez, querela a parte, non lo convincerà a rivedere la sua posizione: questo farebbe un gran bene agli artisti italiani, soprattutto quelli più giovani, che sappiamo stare particolarmente a cuore al Ministro.