Tra conferme e smentite, sembra che il ministero del tesoro britannico abbia avviato una procedura per il recupero della Vat, l’equivalmente della nostra Iva.
Facciamo un passo indietro: all’indomani della tragedia di Haiti un gruppone di star della musica si riunisce per cantare un pezzo da destinare alla vendita, pro raccolta fondi.
Nasce la cover benefica di Everybody hurts, fortemente caldeggiata anche dal primo ministro inglese Gordon Brown che promette l’abolizione della Vat sugli introti, al fine di poter destinare tutto in beneficenza, fino all’ultimo centesimo.
A rovinare la festa, però, stanno arrivando voci che smentirebbero la buona intenzione iniziale: pare infatti che il ministero del Tesoro abbia avviato una procedura di recupero della tassa poichè “Non si può, per via della normativa europea, esentare qualcosa dall’Iva. Occorre raccoglierla. In questo caso dal bilancio del dipartimento per lo sviluppo internazionale”. In parole povere è probabile che quanto dovuto potrebbe essere prelevato in proporzione da altri progetti di beneficenza in corso.
Tuttavia nessun documento ufficiale è stato diramato da Downing Street, dunque si attendono sviluppi per saperne di più.
Everybody hurts per Haiti, il governo britannico chiede l'iva
Giungono rumors dalla Gran Bretagna a proposito dell’operazione di beneficenza a favore di Haiti lanciata con la cover di Everybody hurts: pare che il governo ora richieda l’iva, inizialmente abolita.
