In attesa dell’edizione 2017, ripercorriamo insieme la storia italiana agli Eurovision Song Contest.
Dal 9 al 13 maggio si terrà l’edizione 2015 degli Eurovision Song Contest e, come probabilmente avrete già letto, Francesco Gabbani viene dato tra i favoriti. E così, mentre teniamo le dita incrociate per lui, prendiamo la nostra macchina del tempo e ripercorriamo la storia italiana al celebre concorso.
Gli Eurovision, lo ricordiamo, nascono nel 1956 e vedono tra i paesi fondatori proprio l’Italia. Solitamente ad accedervi è il vincitore dell’ultimo Festival di Sanremo, a meno che quest’ultimo non decida di cedere il proprio posto a qualche collega.
Una data indimenticabile è il 1964, anno in cui a Copenaghen una sedicenne Gigliola Cinquetti vince con la mitica “Non ho l’età (per amarti)”, portando poi l’edizione successiva nel nostro paese, per la precisione a Napoli.
Nel 1990, a Zagabria, a vincere è invece Toto Cutugno con “Insieme: 1992” con tanto organizzazione dell’edizione 1991 a Roma. Dal 1994 al 1996 l’Italia decide di non partecipare, poi nel 1997 si gioca la carta dei Jalisse (che arrivano quarti con “Fiumi di parole”) e subito dopo annuncia il suo “divorzio”, anche televisivo”, con il concorso.
Bisognerà aspettare ben 14 anni per un “ritorno di fiamma” e nel 2011 vediamo esibirsi Raphael Gualazzi che presenta la sua “Follia d’amore (Madness Love)”, con la quale conquista il 2° posto. Decisamente un ritorno in grande stile. Nel 2012 va un po’ meno bene a Nina Zilli con “L’amore è femmina (Out of Love)”, che arriva 9a, nonostante la magnifica performance.
Nel 2013 Marco Mengoni conquista il 7° posto con “L’essenziale”, un po’ penalizzato da una esibizione troppo sobria e statica per un palco come gli Eurovision dove si vedono sempre delle grandi coreografie.
Nel 2014 si cerca quindi di rimediare con uno show in stile Impero Romano presentato da Emma Marrone che canta “La mia città”, ma arriva solo 21esima.
Nel 2015 l’Italia si gioca la carta de Il Volo che conquistano tutti con la loro hit “Grande amore” e se la giocano fino all’ultimo, arrivando purtroppo al 3° posto.
Nel 2016 si pensa che la freschezza di Francesca Michielin possa fare centro con “No Degrees of Separation”, ma purtroppo il pezzo e la performance non arrivano, tanto che per lei c’è solo un 16° posto.
Ora tocca a Francesco Gabbani tenere alto l’orgoglio italico e qualcosa ci dice che lo vedremo nella zona calda della classifica!
Laura Frigerio per FullSong
Pubblicato in Musica
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