La canzone non è stata per nulla gradita dagli attivisti e attiviste dello “Spazio Femminista Rimake”, che nel corso della presentazione del suo ultimo album “Terza Stagione”, in piazza San Babila, secondo il gruppo di protesta, Killa istigherebbe al femminicidio e alla denigrazione della donna, presentandola come un oggetto da possedere anche contro la sua volontà.
Il rapper ha voluto rispondere tramite i suoi social e il suo ufficio stampa alle accuse ricevute, con queste parole:
Emis Killa istiga al femminicidio?
Ora che ho la vostra attenzione leggete le righe che seguono.
In questi giorni sta andando tutto bene, gli instore procedono e il disco sta piacendo molto, però sta succedendo anche altro.
Si parla di “3 messaggi in segreteria” , e certi lo fanno come se istigasse alla violenza sulle donne.
In questa canzone racconto di un ragazzo che perde la testa per la ex fidanzata e decide di ammazzarla. Lo racconto dal punto di vista, malato, di chi ammazza.
È il mio modo per sensibilizzare e denunciare il femminicidio.
Ho scelto un metodo brusco, diretto, cattivo, e soprattutto in prima persona, perché so che è il più efficace e mi appartiene, e infatti si sta alzando un polverone, che è quello che mi aspettavo, per poter porre l’attenzione su uno degli aspetti più brutti di questa società.
Come artista è mio privilegio e mio compito raccontare storie e far pensare chi mi ascolta.
Quando creo canzoni creo mondi, a volte colorati, a volte crudi. Nelle canzoni racconto la realtà, che a volte è orribile, a volte è sbagliata, ma mai possiamo far finta che non esista.
Ho corso di proposito il rischio di essere frainteso perché il mio richiamo alla riflessione e alla consapevolezza non passasse inosservato, e l’ho fatto coi modi e le parole che sono mie.
Nella conferenza stampa di presentazione l’avevo spiegato ai giornalisti e il senso e lo spirito del mio pezzo era stato ben compreso.
Spero che un brano così forte spinga soprattutto i più giovani e chi ignora questi fatti a farsi due domande e a non ignorarli.
Non temo assolutamente che qualcuno pensi ad emulare il personaggio che interpreto, sarebbe come temere che chi legge gialli poi diventasse un serial killer.
Amo e rispetto l’universo femminile a cui credo di aver dedicato belle parole nel corso della mia discografia; ci sta che qualcuno abbia frainteso lo spirito del brano, ma a volte una nota stonata spicca più delle altre in mezzo all’armonia.
Un saluto a tutti.
Emis Killa