Oltre 20000 fans accorsi da ogni parte d’Italia e anche dall’estero per vedere il concerto della storica band inglese, atmosfera delle grandi occasioni dunque per un concerto che ha ribadito ancora una volta, semmai ce ne fosse stato bisogno, quanto i Duran Duran siano uno dei gruppi che dal vivo hanno una forza ed energia uniche come pochi al mondo.
L’Italia non li ha mai abbandonati anche nei momenti più difficili di una carriera alla soglia del quarantennale, traguardo che verrà tagliato il prossimo anno.
Duran Duran – Italia, un legame indissolubile al punto che lo stesso Nick Rhodes ha ribadito in un’intervista come il nostro paese sia per loro come una seconda casa.
Simon Le Bon , Nick Rhodes, John Taylor e Roger Taylor sono in vero stato di grazia e lo hanno dimostrato in pieno a Treviso ben affiancati sul palco da Dom Brown alla chitarra, Simon Willescroft al sax, Anna Ross e Erin Stevenson ai cori.
Una scaletta perfetta, giusto mix fra hit storiche e brani dall’ultimo album Paper Gods e il carisma di un elettrico Simon Le Bon, carico più che mai, dominatore assoluto della scena: queste le carte vincenti di uno show riuscitissimo che ha raccolto l’approvazione dei fans e anche della critica.
Si parte con le note di Paper Gods e ai primi tocchi di basso di John Taylor è subito delirio.
È però The Wild Boys a far scatenare il pubblico che balla e canta a squarciagola quello che è stato ed è ancora un vero inno generazionale: Simon Le Bon incita la folla che risponde all’appello alla grande.
A View to a Kill, unica colonna sonora di un film di James Bond a raggiungere la vetta delle classifiche americane e inglesi, è eseguita in maniera impeccabile.
Arriva poi il secondo singolo tratto da Paper Gods, Last night in the City, brano dance ed avveniristico che testimonia quanto i Duran Duran abbiano avuto da sempre la voglia di esplorare anche territori a loro forse poco comuni.
La meravigliosa Come Undone crea una magia unica, ma è Notorious a riportare il pubblico a ballare ancora una volta con un Simon Le Bon sempre più trascinante.
Il singolo di lancio dell’ultimo album, Pressure Off, continua a mietere consensi e dal vivo è ancora più energetico: alla fine una pioggia di coriandoli invade il pubblico in un autentico clima di festa.
A questo punto arriva una delle perle della serata: parte Hold Back the Rain, direttamente da Rio, che strappa applausi a scena aperta mentre sullo schermo scorrono immagini d’annata.
La celeberrima Ordinary World viene introdotta da Simon Le Bon con una toccante dedica alle persone care scomparse.
A questo punto ecco la sorpresa che nessuno si aspetta: viene eseguita dal vivo per la prima volta in assoluto Face for Today, uno dei brani più tipicamente “Duran Style” di Paper Gods.
Le Bon è un vero animale da palco e mette in mostra tutto il suo carisma in White Lines.
Si va verso il finale dello show e quando parte Girls on film è l’apoteosi: una versione più spinta di quella originale, ma sicuramente ben riuscita, uno dei momenti migliori del concerto.
Immancabile la presentazione di tutta la band da parte di un Simon Le Bon visibilmente felice del grandissimo feeling fra i Duran Duran e l’Italia.
Tutto finito? Ovviamente no: la folla richiama sul palco a gran voce la band inglese che regala un’altra gemma. The Universe Alone fa da suggestiva intro all’attesissima Save a Prayer. Simon sbaglia anche una parte del testo della canzone, ma è un dettaglio trascurabile: siamo ormai al culmine del concerto, i fans cantano all’unisono fra i telefonini che illuminano la scena.
Il gran finale è annunciato dall’immagine della copertina di Rio che campeggia sullo schermo e accompagna l’esecuzione della celeberrima title track … una chiusura classica che suggella una serata magica: quella di Treviso è stata una delle date più affollate dell’intero tour della band inglese.
Appuntamento dunque all’anno prossimo per festeggiare i quarant’anni di carriera, in vista anche di un nuovo lavoro discografico.
Duran Duran live @ Home Festival Treviso, 31 agosto 2017
Paper Gods
The Wild Boys
A View to a Kill
Last Night in the City
Come Undone
Notorious
Pressure Off
Hold Back the Rain
Ordinary World
Face for Today
White Lines
Girls on Film
The Universe Alone/Save a Prayer
Rio
Recensione di Piero Vittoria per Fullsong
Ph Claudia Cardinali
Ph Piero Vittoria