E’ successo e succederà sempre.
Singolare però, è vedere quello che sta succedendo ai Dear Jack, che dopo l’abbandono di Alessio Bernabei sembrava stessero ingranando la marcia , decisi a costruire un solido futuro a 5 insieme al nuovo fratello acquisito: Leiner Riflessi.
Ed invece no, i ragazzi della Tuscia -esplosi grazie ad “ Amici di Maria De Filippi”-fanno dietro front, e mettono ( nuovamente) in discussione tutto, in primis loro stessi.
Questa volta sembra essere evidente: i Dear Jack non ce la fanno proprio a percorrere percorsi semplici e lineari ,senza dossi, curve, buche e schianti improvvisi . Deve essere qualcosa insito nel loro Dna.
Le motivazioni dell’addio di Riflessi non sono ancora state rese note dal gruppo, ma da un’intervista di Tv sorrisi e canzoni sono trapelate le prime indiscrezioni.
Leiner racconta che si sentiva un pesce fuor d’acqua, che col repertorio dei Dear Jack la sua voce non poteva essere valorizzata. Mettici poi divergenze di idee, l’età anagrafica e la distanza geografica ( Leiner vive ancora a Vicenza con la famiglia, mentre la ” sede operativa” dei Dear Jack continua ad essere Roma) ed il gioco è fatto.
Tante le reazioni che la notizia ha scatenato.
Da quello che si legge sui canali ufficiali della band sono tanti i fedelissimi che continueranno a stringere idealmente la mano ai Dear Jack in questo nuovo e tortuoso cammino, ma non mancano i fans che per l’ennesima volta si sono sentiti traditi per una promessa spezzata, una fiducia che forse, questa volta, non potrà più essere riacquistata.
Inutile negarlo: Per la band adesso sarà dura. DURISSIMA.
Ma se c’è una cosa che i Dear Jack sanno fare bene è ricominciare.
L’ hanno fatto nel Settembre del 2015 quando il comunicato stampa riguardante l’addio di Alessio Bernabei arrivò come un fulmine a ciel sereno e lo sapranno fare anche questa volta.
Ed è proprio questa voglia di continuare a fare, non mollare mai e ricominciare nonostante tutto che personalmente gli invidio.
Perchè i cambiamenti i possono intimorire, ma non c’è vita senza mutevolezza.
Perchè sapete, i Dear Jack in meno di 5 anni di carriera si sono trovati e formati, poi persi e ritrovati, e continuano a rinnovarsi giorno dopo giorno,come tutto ciò che è vivo, come in fondo dovrebbe essere.
E adesso cosa dobbiamo aspettarci dai Dear Jack 3.0? Riusciranno finalmente a trovare un loro equilibrio?
Dicono che il segreto per fare km è avere entusiasmo, perché se si fanno le cose con entusiasmo allora andranno bene.
Allora buona fortuna Dear Jack.
Ilenia Puzone per FullSong