Il disco è composto da 12 tracce che si compenetrano concettualmente caratterizzate da un fondo di sonorità pop/rock, ricche di chitarre elettriche e di ritmiche serrate, a cui fanno da contraltare atmosfere più intimistiche e melodiche. L’album si muove, infatti, su una linea di confine, quella tra indie-rock e pop, tra sonorità internazionali e influenze tipicamente italiane, tra testi introspettivi ed una comunicazione diretta e consapevole. Il sound e composizione sono frutto delle diverse esperienze dei musicisti, in contesti nazionali ed internazionali, che li hanno portati ad esibirsi con artisti del calibro di Placebo, Franz Ferdinand, Notwist e Morcheeba.
L’album è ispirato al concetto di limite, inteso come equilibrio instabile sul quale tutti noi appariamo sospesi. Nel limite possono annidarsi paura, vuoto emozionale, l’inconscio. Sentimenti di smarrimento universali che, dall’esperienza personale degli autori, si riflettono nella società percepita come incapace di esprimersi, bloccata nella contemplazione del proprio riflesso, chiusa in se stessa.
Le canzoni nascono da situazioni semplici e quotidiane, perché è proprio dietro quelle situazioni all’apparenza banali che si celano insicurezze, incomprensioni, frustrazioni. Nei brani, ogni frase corrisponde ad un flashback unico ed irripetibile di vissuto personale, condiviso con l’ascoltatore.
L’album è stato anticipato dal videoclip del brano Fuoco Dentro, girato da Andrea Romano.
Gli AudioDrama sono Enrico D’Angelosante (Voce e Chitarra), Luca Cerignoli (Batteria), Antonio Bonansigno (Basso e Cori).