“Il solitario splendore“: questo il titolo del primo album di Anthony Manfredonia, in uscita il 20 settembre su I-Tunes, i principali digital store e negozi (Nar International distr./Edel).
Già alla giovane età di 16 anni Anthony, originario di Caserta, inizia un vero e proprio percorso artistico a 360 gradi (Anthony infatti è anche pittore e poeta), ma la musica è l’espressione più forte e in quegli stessi anni entra a far parte degli Universal Mind, band progressive molto raffinata.
Seguono svariate collaborazioni musicali tra cui i Lieben ai Maledidei continuando esibizioni nelle
varie piazze e locali del sud Italia, legando alla musica performance teatrali, per far sì che lo spettacolo fosse totale e non solo musicale. Nelle varie esibizioni, un susseguirsi di suoni, poesie, video, proiezioni, cambi d’abito, effetti speciali.
Nel suo percorso anche collaborazioni musicali con Agostino Santoro (batterista degli Avion Travel) con il quale porta avanti un progetto sulla storia e il percorso della beat generation.
Nel 2004 invece con Ascanio Trevisano – violinista che vanta grandi collaborazioni come con il Maestro Ennio Morricone – e con il quale inizia un progetto in cui si coniugano musica classica e poesia. Collabora con Anthony anche Raffaele Bove, chitarrista e clavicembalista di un’orchestra classica campana folkloristica e prima chitarrista dei Maledidei, il cui nome della band nasce dalla passione del cantautore per la mitologia greca: dal male degli Dei è infatti suggestiva la letteratura greca che narra le vicende tra terra e Olimpo, dall’ incontro-scontro tra gli uomini e gli dei.
I Maledidei ricevono molti elogi, come da Afterhours, Pietra Montecorvino, Gennaro Cosmo Parlato e Carmine Migliore.
Proseguono le esperienze fino ad arrivare al 2010 quando l’artista decide ibernare i Maledidei per portare avanti il suo progetto da solista, intimo e introspettivo e rivolto alla musica d’autore.
E tra i vari progetti c’è In cantiere la pubblicazione del suo primo libro di poesie che si chiamerà “Il disordine dei sogni”.
Oggi Anthony scrive musica e testi, rifacendosi alla tradizione dei grandi chansonier italiani. E la sua
musica è influenzata dal jazz e dal tango che fanno da supporto a testi passionali, dove l’amore e tutte le sue sfaccettature, sono il tema principale.