Il brano, completamente elettronico, ha un intento quasi critico nei confronti della società ormai svuotata di contenuti e valori, una società sempre più priva di aspetti “umani” anche nei rapporti interpersonali e affettivi.
In “Ti ho ucciso con un click” si vuole sottolineare come nella nostra era dominata dai social e dal web, sia facile “uccidere”, con un solo “click” sul mouse, un amore mai vissuto realmente.
Le persone sono solo delle foto e profili: spesso si tende ad idealizzare ma è anche velocissimo distruggere e dimenticare.
Sui social e su web spesso le parole “non san parlare” e “affondano su schermi liquidi”. Ma nel momento in cui ci si stacca dalle sovrastrutture mentali legate ad internet, è semplice godersi la realtà e sprofondare nella bellezza del cielo blu che non richiede nessuna chiave di accesso o password (“Vivo è il cielo sopra me, è un foulard, vertigine.
Senza chiave è aperto e da l’accesso alla realtà.
Il testo è tutto giocato sui termini informatici, mentre l’arrangiamento si basa su suoni elettronici (quasi a voler impersonare musicalmente l’artificiosità” del mondo web e su un sound minimale che crea uno stato di sospensione quasi inquietante e allo stesso tempo “affascinante ed ipnotico”.
Il videoclip (montato ed editato dalla stessa Amelie) gioca sulla metafora del click (il mouse diventa una vera e propria arma), e su un continuo contrasto tra reale/virtuale. Amelie passa continuamente dalla realtà al mondo del web, mondo quest’ultimo in cui appare come un Avatar cinico e spietato.
Di seguito il video ufficiale di “Ti ho ucciso con un click”