Lo chiamano “fulmine a ciel sereno” e, quasi sempre, è portatore di cattive notizie. Come quella relativa alla cantante dei Cramberries, Dolores O’Riordan, che a soli 46 anni ha lasciato questa terra per volare verso altri lidi mentre era a Londra per registrare alcuni brani. Morta all’improvviso, si legge da più parti, poiché non erano noti problemi di salute della cantante irlandese.
“Zombie” è il suo brano più noto (presente nella mia playlist personale) ma i Cramberries hanno sfornato altre perle, sulla scia delle band irlandesi, capaci di abbinare brani malinconici e struggenti a grandi doti vocali e musicali.
Non solo Cramberries, nella vita artistica di Dolores ma anche due album da solista accolti tiepidamente da chi la musica la “consuma” e da chi la segue per fini professionali.
Proprio ieri sera mi è capitato di ascoltare un brano musicale del 2007 di Giuliano Sangiorgi, dei Negroamaro con Dolores O’Riordan, dal titolo “Senza fiato” (nel video in basso). Brano struggente come nella “filosofia musicale” degli artisti salentini ma anche della stessa Dolores. Ed è proprio l’ingresso della cantante irlandese a cambiare il pezzo, a farlo aprire, a dargli quel respiro internazionale “senza fiato”. Coincidenze incredibili anche perché, quando si è giovani si ha sempre l’idea di essere immortali.
Invece, da oggi 16 Gennaio 2018, Dolores O ‘Riordan non c’è più in questa vita terrena. Voglio pensarla accolta da qualche altra parte, magari da quel Padre che la sua cattolica Irlanda, invoca. E se così non fosse, poco importa perchè Dolores O’Riordan, nella sua breve esistenza, ha regalato emozioni con la sua voce inimitabile. Emozioni che si ripeteranno ogni volta che la sua voce si manifesterà in un suo brano. Immortale.