La Toya Jackson non ha dubbi: la morte di Michael non è stato frutto di sfortunata casualità e di abuso di farmaci in senso stretto ma va ricollegata ad un’altra ipotesi: omicidio. “Mio fratello è stato ucciso da alcune persone che volevano impossessarsi dei suoi soldi. Conosco i loro nomi e non avrò pace finchè non avrò le prove per incastrarli” questa la dichiarazione di La Toya alla quale fa eco suo padre Joe, convinto delle stesse circostanze.
Uno stuolo di sanguisughe alle costole di Jacko l’avrebbero portato ancor di più nella spirale di devastazione, fino alla morte, facendo in modo che il Re del pop assumesse farmaci potenti e molto pericolosi per meglio poter mettere le mani sui soldi della star.
Intanto si attendo l’ufficializzazione degli esiti delle due autopsie che, secondo quanto anticipato dal Sun, parlerebbero di dosi ingenti di Demerol e metadone, associate anche a alti dosaggi di Xanax, oltre che a Propofol, Dilaudid, Fentanyl, Vicodin, Valium, Ambien.
Un mix letale di antidolorifici, ansiolitici, sonniferi e anestetici: una vera bomba chimica che avrebbe stroncato chiunque, con molto meno.
La Toya parla di omicidio per la morte di Michael Jackson
La sorella del Re del Pop tuona in un’intervista rilasciata a News of the World, lanciando parole pesanti nei confronti di chi, a suo parere, avrebbe approfittato del fratello compianto.
