Era da mesi che se ne parlava: l’attenzione che annualmente riceve il Superbowl, l’incontro che determina la vittoria del campionato di football statunitense, è sempre alle stelle.
Altrettanto attesa è l’esibizione degli artisti chiamati ad intrattenere il pubblico durante i pochi minuti d’intervallo del match, spazio concesso con grande onore nell’edizione 2009 al mito del rock mondiale Bruce Springsteen.
Il quasi 60enne musicista ha incantato l’immensa platea del Raymond James Stadium di Tampa con un set dal vivo dalla durata di 12 minuti, nei quali The Boss ha rispolverato tre perle del suo glorioso repertorio e una nuova canzone dall’album appena pubblicato Working on a Dream.
In apertura della sua apparizione, Springsteen ha incitato le persone a lasciarsi andare e a farsi guidare dalla musica, annunciando che “nei prossimi minuti porteremo nelle vostre belle case il grande potere della E-Street Band” e chiedendo in tono energico: “Voglio sapere: c’è qualcuno vivo qui? Qualcuno vivo la fuori?”.
La corta lista delle tracce eseguite è iniziata con un’interpretazione dal forte impatto di Tenth Avenue Freeze Out, brano contenuto nel disco Born to run per poi continuare con la title track del citato lavoro.
The Boss ha avuto l’opportunità di presentare una delle sue nuove canzoni: per Working on a dream è salito sul palco un grande coro, creando un’imponente coreografia che ha completato uno show emozionante.
La sequenza si è chiusa con Glory Days, brano estratto dall’album Born in the Usa del 1984, della quale Springsteen ha modificato in parte la prima frase del testo, sostituendo le parole baseball player in football player (giocatore di football) per l’occasione.
Il finale dell’esibizione è stato corredato da uno splendido spettacolo pirotecnico, sugellando così un momento che si può definire, a tutti gli effetti, indimenticabile nella storia di questo celebre evento e nella strabiliante carriera del rocker più amato del mondo.
Fonte: Nme