Laura Pausini è uno stupefacente fenomeno pop. I numeri sono da capogiro: decine di milioni di album venduti in tutto il mondo, dischi di platino a raffica, un numero sterminato di dischi d’oro e molti riconoscimenti internazionali. La sua musica è stata pubblicata in oltre 50 paesi, in italiano, in spagnolo e anche in inglese.
Laura nasce il 16 maggio 1974 a Solarolo, in provincia di Ravenna. La passione per la musica viene dal padre, pianista di pianobar, che la inizia al canto e la porta con sé in qualche serata. Dopo essersi fatta notare a Castrocaro per le doti vocali non comuni, inizia la sua favola.
È il 25 febbraio 1993: Laura sale sul palcoscenico del Teatro Ariston per presentare al Festival di Sanremo “La Solitudine“. Ha solo 18 anni, ma la voce mostra già qualità e controllo di prim’ordine, e la canzone diventa rapidamente una sorta di classico della musica leggera italiana. Laura, con il suo stile dimesso da ragazza-come-tutte-le-altre, affascina e colpisce il pubblico: un colpo di fulmine che la porta a una sorprendente vittoria.
Da qui in poi la sua carriera non conoscerà un solo momento di flessione: attestati come il World Music Award del 1994 (categoria Best Selling Italian Artist) sono la dimostrazione che Laura ha un enorme potenziale anche all’estero – in particolare, vanno benissimo le versioni in spagnolo delle sue canzoni. E in Italia i dati di vendita sono qualcosa di mai visto. Dischi fortunatissimi come “Laura” (1994, con la seconda partecipazione a Sanremo) e “Le Cose Che Vivi” (1996), pur riproponendo la formula inaugurata da “La Solitudine”, sono solidi mattoni di un successo costante.
Il 1996 è l’anno in cui la Pausini si afferma come artista di levatura internazionale: l’11 luglio riceve a Bruxelles il Platinum Europe Award. Laura – schiva e riservata, estranea al mondo del gossip – si dedica anche a progetti di solidarietà: inizia a collaborare con l’Unicef, scrive e interpreta “Il Mondo Che Vorrei” e a Natale si esibisce in Vaticano per Giovanni Paolo II. Nel 1998, inoltre, canta davanti a una platea di 20mila persone in occasione di un concerto per la pace nei Paesi Baschi.
Non a caso, proprio la Spagna diventa la culla di un periodo di riflessione e di crescita; il frutto di questa maturazione è “La Mia Risposta” (1998), che mostra una Laura più sicura dei propri mezzi e aperta alle influenza del soul. Per l’occasione, colleziona anche alcune collaborazioni eccellenti, come i produttori Tim Rice e David Foster e i musicisti Tina Arena e Phil Collins. Nel 1999 duetta con Luciano Pavarotti nell’ambito dell’evento Pavarotti & Friends di Modena; nello stesso anno interpreta “One More Time” per la colonna sonora del film “Message In A Bottle” con Kevin Costner e Paul Newman (canterà anche un pezzo per “Pokemon 2000”).
Nel 2000 esce “Tra Te E Il Mare” (in due versioni, italiana e spagnola), ricco di collaborazioni importanti: tra gli altri, Biagio Antonacci, autore del singolo title track. L’album – neanche a dirlo – riscuote un grande successo. L’affetto e il seguito che accompagnano Laura da anni non fanno che aumentare e arrivano anche quattro nomination al Grammy Latino, che però non trovano seguito perché l’edizione 2001 della manifestazione, prevista per l’11 settembre, salta a causa dell’attentato di New York.
A ottobre è tempo di consuntivi, con il primo greatest hits intitolato “E Ritorno Da Te – The Best Of Laura Pausini“: si chiude idealmente la prima fase della sua carriera e si gettano i semi del futuro, con i due inediti “E Ritorno Da Te” e “Una Storia Che Vale“. Non mancano versioni ri-arrangiate dei suoi classici, come “Non C’è” con Nek al basso e “Seamisai” in duetto con Gilberto Gil.
Il 2002 si annuncia come l’anno del grande salto: Laura punta al mercato anglosassone e prepara un disco interamente in inglese. Anticipato dal singolo “Surrender“, “From The Inside” esce i primi di novembre in Canada e Stati Uniti (in Italia arriva all’inizio del 2003). I primi riscontri del pubblico sono di gradevole stupore: Laura sa colpire anche gli ascoltatori inglesi con il suo pop avvolgente.
Intanto si impegna in numerose cause, dal concerto di beneficenza per le famiglie dei pompieri morti l’11 settembre, alle campagne contro l’Aids e contro la violenza sulle donne, e poi ancora negli anni si presterà a supportare Amnesty International e altre associazioni e iniziative. Nel 2002 si esibisce alla cerimonia dei Nobel, l’anno dopo partecipa al Pavarotti & Friends e ai dischi di Hélène Segara e di Elio E Le Storie Tese.
Laura deve però affrontare anche una brutta crisi depressiva, dovuta alla rottura nel 2002 con il fidanzato storico, e al contempo manager, Alfredino Cerruti: ci vuole tempo, ma riesce a riprendersi e a trovare un rapporto più maturo con Gabriele Parisi (manager pure lui). Nel frangente, riceve e rifiuta una (scherzosa) proposta di matrimonio da Jim Carrey!
Con una grinta tutta nuova, la Pausini torna a ottobre 2004 con il disco “Resta In Ascolto“, inciso sia in italiano che in spagnolo e distribuito in 40 paesi. Niente male la lista dei collaboratori eccellenti: Antonacci, Vasco Rossi e Madonna firmano una canzone a testa.
Il 2005 è un altro anno denso di progetti, eventi e soddisfazioni, dal grandioso tour mondiale all’esibizione al Live 8 di Roma, fino al Latin Grammy Award che le viene consegnato a Los Angeles per il miglior album pop femminile (“Escucha“, la versione spagnola di “Resta In Ascolto”) e ai duetti con Claudio Baglioni, Renato Zero, Michael Bublé e Ray Charles (postumo). Esce anche il suo primo disco dal vivo, “Live In Paris 2005“.
La consacrazione, clamorosa e definitiva, arriva a febbraio 2006 con la vittoria del Grammy per il miglior disco latino: è la prima cantante italiana a riuscire nell’impresa. Dopo la partecipazione a Sanremo nei panni della super-ospite, in estate Laura si unisce in tour a Marc Anthony e Marco Antonio Solis e batte le principali città americane registrando il sold out in tutte le 20 date.
A fine 2006 pubblica in 47 paesi “Io Canto” (in spagnolo “Yo Canto“), un album di cover che omaggia la tradizione canora italiana. Per tre duetti d’eccezione vengono coinvolti Tiziano Ferro, Johnny Halliday e Juanes.
Il 2 giugno 2007 Laura è stata la prima artista donna al mondo ad esibirsi allo Stadio Giuseppe Meazza di San Siro col tutto esaurito: 70.000 biglietti venduti di cui circa 1.000 quelli venduti all’estero ai fan stranieri accorsi da ogni parte del mondo, soprattutto da Francia e Spagna ma anche dal Brasile e addirittura dal Giappone. Laura Pausini è stata la prima donna nella storia della musica a raggiungere il traguardo di cantare in quello stadio: in precedenza l’onore sarebbe dovuto toccare dapprima a Madonna nel 1987 e anni più tardi a Céline Dion, ma entrambi i concerti furono annullati dopo l’intervento di Inter e Milan che non volevano che il terreno di gioco si rovinasse. Dal concerto viene tratto un DVD dal vivo, il terzo nella carriera dell’artista.
L’8 novembre 2007 è stato assegnato a Laura Pausini il suo ennesimo riconoscimento internazionale, ha vinto il suo secondo Latin Grammy Awards con io canto come “Best female pop vocal album”.
Il 21 novembre 2007 è uscito il primo libro (una sorta di diario dove Laura si racconta in vari periodi dall’Ottobre 2006 fino ad arrivare all’evento di San Siro, il tutto arricchito da foto scattate durante il concerto allo stadio) ufficiale di Laura “Fai Quello Che Sei” mentre il 30 novembre è uscito il CD/DVD del concerto tenuto allo Stadio San Siro, trasmesso quasi integralmente su Italia 1 l’ 11 dicembre 2007.
LAURA PAUSINI CONCERTI
–