C’è chi gli dice di aver iniziato prima a cantare che a parlare.
Lo dicono tutti i cantanti, ma lui giura che è la verità, o almeno lo giura chi gliel’ha riferito.
Da piccolo non si addormenta prima di aver ascoltato le canzoni di Julio Iglesias o quelle de “Lo Zecchino d’oro”, tipo “Il caffè della Peppina” o “Volevo un gatto nero”.
Ogni occasione è buona per esibirsi: a scuola, nelle feste di famiglia o davanti ad uno specchio e che ci fosse un pubblico reale o immaginario non importa, lui continua a cantare.
Un giorno, per scherzo, un parente gli chiede di partecipare ad un festival locale e lui accetta.
Inizia cosi’ il viaggio di di Antonio Marino nella musica, il viaggio della sua anima che qualcuno ha definito “black soul” e che continua tutt’oggi a cercare la sua strada, fermamente convinta della capacità di trasmettere la sua essenza.
Il suo percorso continua alla scuola di canto del maestro Gianfranco Caliendo, il suo primo “papà artistico”, con il quale inizio il suo percorso di studio canoro, successivamente approfondito a Roma con altri insegnanti del calibro di MariaGrazia Fontana.
La prima grande occasione di palco, dopo qualche anno di occasioni live in giro per la sua città, arriva con l’audizione per il musical “C’era una volta scugnizzi” di Claudio Mattone che decide di includere Antonio nella compagnia; un viaggio meraviglioso durato 3 anni e che ancora ricorda con grandissimo affetto.
Da quel momento in poi non si è mai fermato, poiché sono seguiti una serie di lavori altrettanto importanti come il musical “Mal’aria”, diretto da Bruno Garofalo e con le coreografie di Franco Miseria e la grandissima opera di Raffaele Viviani, “L’ultimo scugnizzo”, diretta da Gigi Savoia.
Il ragazzo si avvicina poi anche alla prosa, prendendo parte con la “Compagnia giovane” del Teatro Bellini allo spettacolo “Gli innamorati” di Carlo Goldoni, diretto da Gabriele Russo.
Successivamente Antonio parte per Roma, dove tutt’ora vive, oltre alla sua Napoli.
Nella capitale entra tra i membri della “Compagnia delle stelle” del Teatro Sistina, prendendo parte ad una serie di lavori musicali inediti diretto da Lino Moretti.
Nel 2008 partecipa ai provini di “X-Factor” dove viene scelto come concorrente, realizzando cosi’ il suo sogno. Simona Ventura, una delle giudici e mentori della trasmissione, lo definisce “Il sole di Napoli”.
La versione registrata da Antonio di “Di sole e d’azzurro”, grande successo della cantante italiana Giorgia, viene inclusa nella compilation dedicata al programma, la quale permane a lungo ai primi posti della classifica.
Attualmente è al lavoro sul suo primo progetto di inediti e sta girando l’Italia per non lasciare da parte la dimensione “live”, ritenuta da lui fondamentale per il rapporto con il pubblico.
Nel corso dei suoi spettacoli propone dei nuovi brani che anticipano la pubblicazione del suo primo album.
Attestati di stima e di affetto nei suoi confronti sono stati rilasciati da grandi artiste come Loredana Bertè, Giorgia e Laura Pausini sui media, cosi’ come dal pubblico che per diverse settimane l’ha tenuto in gara grazie alle canzoni che l’hanno visto protagonista ad “X-Factor”.
Antonio crede sempre di più nella musica e il potere che ha di cambiare il mondo, anche solo il piccolo mondo di ognuno.
Per lui la musica è speranza, una “mano dal cielo”, è la sua vita, la sua “black soul”.