Enzo Mazza è il presidente di Fimi-Confindustria, dunque una voce autorevole del settore che ha preso parte al dibattito costruitosi in questi giorni, dopo la reazione degli orchestrali, ampiamente documentata nel nostro articolo relativo alla cronaca dell’ultima serata del Festival di Sanremo 2010.
Ecco un estratto di alcune dichiarazioni di Mazza che, intervenendo per un’intervista con una radio privata, ha fatto il punto non solo su sabato sera ma sul settore della musica più in generale:
“Si è trattato di un gesto sicuramente plateale ma che ha ridato dignità all’intero settore musicale, troppo abituato da anni a subire qualsiasi cosa”. Oltre alla solidarietà e condivisione della “rivolta degli orchestrali”, Mazza si addentra in una riflessione più ampia che coinvolge anche i politici: “Non è bello fare paragoni tra chi perde il posto di lavoro, ma nella musica, tra produzione ed indotto, sono sparite decine di migliaia di posti di lavoro. Nè Bersani nè Scajola si sono però mai preoccupati degli operai, dei fonici, delle segretarie, dei musicisti, dei negozianti di dischi, di tutte quelle professionalità che stanno dietro alla musica che loro hanno ascoltato magari a Sanremo o su un disco e che negli anni hanno dovuto lasciare il settore senza clamori a causa di una crisi devastante”. Infine, Mazza ha concluso mettendo in luce il fatto che “l’industria musicale sta cercando di uscire dalla crisi nonostante, a differenza del settore auto, non abbia mai goduto di sovvenzioni ed incentivi”.
Sanremo 2010, la rivolta degli orchestrali secondo Enzo Mazza
Durante la diretta della finale del Festival di Sanremo 2010 abbiamo assistito tutti ad una forte reazione degli orchestrali, indignati per l’eliminazione di Malika Ayane (video al termine dell’articolo). Il gesto non ha mancato di suscitare reazioni, tra le quali una dichiarazione di Enzo Mazza.
