Questa nuova perizia dovrebbe essere già terminata da qualche ora; visto che la prima autopsia non ha portato a chiarire granchè e che gli esiti totali non saranno disponibili prima di circa sei settimane, i familiari di Michael Jackson hanno disposto ulteriori accertamenti nella speranza di verderci chiaro.
L’ipotesi più accreditata porta comunque all’abuso di farmaci o più probabilmente ad un mix tale culminato nell’utilizzo di una dose massiccia di Demerol, un potente antidolorifico.
A dare una sorta di conferma a questa ipotesi è anche Grace Rwaramba, la baby sitter dei bambini di Jacko, che racconta al Sunday Times di aver più volte aiutato Michael a depurarsi dai farmaci.
La donna racconta infatti di lavande gastriche effettuate periodicamente; una routine ormai assodata dunque pericolosissima, aggravata dal fatto che il cantante si nutriva troppo poco.
Sembra che la famiglia fosse a conoscenza di questa situazione e che la sorella Janet avesse tentato più volte di parlare con Jacko, invano.
Intanto si cerca un secondo medico che potrebbe essere stato al fianco di Jacko nelle ultime settimane; i media americani ne hanno diffuso il nome – Thome Thome – ma non si conosce ancora il ruolo assunto nella vicenda.
Il mistero s’infittisce mentre la famiglia inizia a pensare al funerale che, secondo quanto dichiarato da Tito, fratello di Jacko, potrebbero avvenire in mondovisione.
Michael Jackson, seconda autopsia in attesa dei funerali
Mentre il medico legale ha dato il via libera per lo svolgimento della cerimonia funebre, forse in mondovisione, la famiglia annuncia di voler indagare e richiede la seconda autopsia.
