Il disco parte e l’atmosfera del cantato di Mina è inconfondibile: vellutata e ammaliante è la prima traccia dal titolo You Get Me, pezzo che ha anticipato l’uscita del disco. You Get Me è un dolcissimo duetto basato sulle voci straordinarie di Mina e dell’artista Seal.
Io e te, secondo pezzo, scorre come velluto, la musica è di quelle che entrano subito sotto la pelle, la voce di Mina intrigante, sensuale, capace di vagare dentro le orecchie dell’ascoltatore rapinandolo di grandi emozioni. Il Povero E Il Re cavalca perfettamente il connubio tra musica e voce, parole sussurrate, magie vocali.
Con la quarta traccia dal titolo Poche parole, la tigre di Cremona rispolvera il duetto del 2007 cantato con la bravissima Giorgia.
Amore Disperato, Così Così e Solo Se Sai Rispondere sono canzoni intrise di colori musicali, dei labirinti in cui muoversi cercando un’uscita che non è mai dove ti aspetti che sia.
Amore disperato è un altro splendido brano già cantato con Lucio Dalla nell’album Lucio.
Ascolto dopo ascolto, Mina ci accompagna nel suo mondo musicale dove si possono sentire i suoi profumi, vedere i colori delle note e degli accordi scelti anch’essi con grande maestria.
Come Se Io Fossi Lì è un’altra gemma di alta qualità, delicata, dal sapore pieno. Un dolcissimo piano ed una chitarra elettrica ma delicata sono i protagonisti del pezzo, il sound è ricco come tutto l’intero album di virtuosismi Jazzistici, anche se le atmosfere hanno quel certo sapore rock.
La Clessidra è un brano strutturato su basi quasi che strizzano l’occhio all’elettronica ma sempre su un principio contemporaneo. In la Clessidra Mina sussurra, destabilizza l’ascoltatore positivamente, ruggisce, avanza con grande vocalità, regale e originale come poche.
Accendi questa luce e Amoreunicoamore sono canzoni che abbondano di calore e di notevole struttura melodica. Qui si evince una Mina anni 70, come se il tempo non fosse mai passato, qui si alternano sentimenti di rabbia, di dolcezza, di euforia ma anche di rimpianti, due storia di partenze, addii, speranze e cuori infranti; molto buona anche la parte chitarristica che rilassa le membra dell’ascoltatore.
Con Ma Comme Faje, dodicesima traccia del cd, assaggiamo una Mina Mazzini partenopea, una sorta di scatto etnico-jazz; le parole scandiscono la voglia di cambiare l’uomo che non ti ascolta, che non capisce cosa vuoi, che non cambierà mai, in sostanza redimere l’anima di un uomo o perdersi eternamente con lui.
Un vagone fragoroso di sensazioni lo regala il brano Inutile sperare, penultima traccia di questa Caramella, che come la canzone Ma Comme Faje traccia l’amore di una donna per un uomo e che cosa sia disposta a fare lei per amore di lui:” Cosa vuoi capire tu di questo amore/ del mio tanto dare del mio disperare / tanto per cambiare mi ritrovo sempre ad amare solo io”.
Il sound di Inutile sperare acusticamente soft accompagna la voce dell’artista, la chitarra elettrica lascia la porta aperta ad uno stile vagamente pop ma sempre libero, raffinato e sofisticato.
Di nuovo ci si consuma in echi e riverberi quanto mai eleganti con l’ultima canzone dell’album dal titolo Mi Piacerebbe andare al mare, dove si srotolano dolci i suoni dei violini e del pianoforte, un brano intenso ma delicato, semplice e diretto, per farla breve di lusso.
Il disco è terminato, Cos’altro si può dire? Caramella è un disco che ferma il tempo e fa tornare indietro il calendario e le lancette dell’orologio su un’immensa bravura come quella di Mina che, come tutti, invecchia ma come il vino invecchia davvero bene: in effetti Mina è ineguagliabile, questo è un dato di fatto!
Etichetta: PDU
Punteggio: 9