Brani come Va così, Parlo col vento e Senza indugio sono luminosi e vibranti di sentimenti veri che toccano il cuore con dita leggere e condividono con l’ascoltatore emozioni.
Le contraddizioni dell’amore coniugato in tutte le sue pieghe più nascoste e delicate vengono evidenziate nel brano Respiro che ha fatto da apripista all’intero lavoro. Respiro è più che una canzone: è passione, è poesia, è una bellezza liberatoria intrisa di dolore che graffia l’anima. In Respiro si nota subito la maturità del gruppo che per la prima volta introduce il pianoforte nei loro pezzi:”Passerà, anche oggi passerà, come fosse una lacrima che scivola e dove andrà? Forse tra i segni di un sorriso che amaro è ma passerà”.
E Volar Via, Le Strade Del Tempo e Oggi No sono canzoni che scorrono come acqua chiara sul viso: capitanate da basso, batteria e chitarra, fanno rivivere quel pop rock a cui negli anni scorsi la band ci aveva abituati, ma con una punta di maturità in più.
Il lettore scorre incessantemente portandoci energicamente all’ottava traccia dal titolo Le Sirene del mare, che passa la staffetta al nono brano dal titolo Malie, pezzo effervescente ma delicato nello stesso tempo.
Mai uno scivolone per Le Vibrazioni durante tutto l’ascolto del disco Le Strade del tempo, dove canzoni come Ridono gli dei e Come ieri ci accompagnano alla fine del disco, lasciandoci assaporare chitarra acustica, chitarra elettrica, basso e batteria fondersi tra loro con grande stile, accompagnando la bella voce di Francesco Sarcina, bandleader del gruppo.
Stop.
Le strade del tempo è un disco che attraversa il cuore e la mente con passi leggeri e stupefacente intensità. Chi lo perde si nega un piacere… Bentornati Le Vibrazioni!
Punteggio: 8