Anastacia: recensione di Heavy Rotation

Quando si parla di Anastacia non si può fare a meno di pensare che con lei tutto è una questione di qualità. Non c’è altra spiegazione per descrivere la bravura, la voce, la personalità di questo grande monumento della musica pop/soul.

Heavy Rotation di AnastaciaIl dna di questo nuovo disco dal titolo Heavy Rotation è affascinante: una vera e propria “full immersion” in atmosfere che fanno viaggiare l’ascoltatore dentro 11 tracce che profumano tutte di melodie suadenti e raffinate

Il dna di questo nuovo disco dal titolo Heavy Rotation è affascinante: una vera e propria “full immersion” in atmosfere che fanno viaggiare l’ascoltatore dentro 11 tracce che profumano tutte di melodie suadenti e raffinate le quali piano piano, mentre scorrono le tracce, vanno a mescolarsi a costruzioni quasi jazzistiche che si dipanano con la fantastica estensione vocale di cui la cantante è super dotata.

E’ ascoltando pezzi come Defeated, In Summer, All Fall Down, che si rimane quasi rapiti da tanta grandezza: sembra proprio che nel preciso istante in cui si è all’ascolto di questi brani, non esista altra musica da recensire, tanta è la capacità vocale di Anastacia da assorbire completamente l’ascoltatore.

L’andamento dei brani:  Absolutely Positively e Never Gonna Lover Again invece sono lenti, quasi pigri, seppur di forte impatto emotivo; ma quando inizia il groove ed i pezzi iniziano a scorrere, ecco che la precisione nelle note, i vocalizzi e le ritmiche delle musiche procurano un cortocircuito di emozioni eccezionali.

Nella migliore tradizione di Anastacia, ci sono dei pezzi che sembrano inteminabili, anche se eleganti e magistralmente eseguiti: è il caso di I Can Feel You, il pezzo che ha fatto da apripista all’album, un brano che segue le orme di un pop soul che ti prende, ti fa battere i piedi, ti induce ad alzarti e ballare, passando da ritmi caldi a getti d’acqua musicale gelata.
Si velocizzano i ritmi, si rincorrono le chitarre quasi in overdrive, sfugge la batteria che continua a far da metronomo ai sospiri della voce, contornata da una linea di basso sempre presente.

La composizione strumentale di tutte le tracce è altamente imponente, le canzoni differenti, mutevoli, oscillanti, armoniose, in una parola: perfette.

Anastacia, la cantante black dalla pelle bianca, con Heavy Rotation supera se stessa.
Un plauso va anche alla collaborazione, per questo disco, di pezzi da novanta come Ne-Yo, Lester Mendez, Jr Rotem, Guy Chambers e Rodney Jenkins: sono i migliori produttori del momento che vantano collaborazioni con Rihanna, Beyonce, Leona Lewis, Robbie Williams, Britney Spears e Michael Jackson, tanto per citarne alcuni.

Questo album nei testi è un vero e proprio inno all’amore, come se dovessimo fare un viaggio nelle più belle capitali d’Europa, stando comodamente seduti a casa senza prendere l’aereo.

Potrebbe sembrare una recensione di parte, ma sfido chiunque ad ascoltare Heavy Rotation e a non rimanere incantato da una delle più magistrali voci del panorama musicale nel mondo.

Punteggio: 9

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