Sanremo 2016, sintesi prima serata: impressioni e commenti

Prima serata di diretta per il Festival di Sanremo 2016: cosa aspettarsi dalla 66esima edizione della kermesse, a giudicare dal suo esordio.

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La 66esima edizione del Festival di Sanremo si apre all’insegna dell’amarcord: brevi estratti delle canzoni vincitrici del passato introducono la prima diretta del 2016.
L’impatto visivo è decisamente molto positivo: il palco realizzato quest’anno è davvero incredibilmente appariscente eppure elegante; una cornice davvero da applausi a scena aperta, magristralmente musicata con un l’esecuzione di “Starman” dell’orchestra, quale omaggio a David Bowie.
Poco smalto, invece, dimostra di avere tutto l’impianto della diretta, con l’ormai quasi tradizionale lentezza d’obbligo. Serate lunghe all’inverosimile tra spot, lanci di programmi Rai, salamelecchi vari tra conduttori e ospiti.
Il primo cantante in gara a calcare il palco dell’Ariston è Lorenzo Fragola che presenta un pezzo sanremese per eccellenza, nella sua banalità. Tuttavia la platea apprezza ed acclama.
Segue la performance di Noemi che, sul microfono, mette in bella vista dei nastri colorati: è il suo modo per schierarsi a favore del riconoscimento di diritti uguali per tutti. Il tema delle unioni civici – sebbene simbolicamente – è dunque presente a Sanremo.
La prima grande e clamorosa stecca di Sanremo 2016 la porta a casa il nuovo frontamn dei Dear Jack: unico momento particolarmente “emozionante” di una esibizione che non spicca.
Ecco dunque arrivare sul palco Giovanni Caccamo e Deborah Iurato introdotti da Gabriel Garko. Potenzialmente, sino a questo momento, i due potrebbero apparire come perfetto prodotto confezionato per la vittoria del festival.
Una Laura Pausini visibilmente emozionata – e un tantinello esagitata – ricorda il suo esordio sanremese, proponendo inoltre un mix di successi e l’ultima hit “Simili”.
La gara riprende con gli Stadio: non si smentiscono mai, la cifra stilistica è sempre riconoscibile sebbene Curreri appaia sottotono.
Dopo gag e selfie di Garko, giunge il momento di Arisa: look nuovo ma apparentemente meno curato rispetto al passato, canta “Guardando il cielo”. Il pezzo sembra già sentito ma la voce di Arisa sa comunque valorizzarlo al meglio.
Alle 23 circa Enrico Ruggeri si esibisce con il suo solito piglio grintoso e pochi minuti dopo arrivano i Blu Vertigo, gradevolissimi, freschi, accattivanti.
Alle ore 23:20 Carlo Conti annuncia trionfalmente l’ospite internazionale più atteso: Elton John. Tra una domanda e l’altra, si succedono grandi successi del passato e pezzi del nuovo album in uscita. Il tema dei diritti civili viene solo velatamente accennato, poichè bellamente schivato dal presentatore che – alla frase di Elton John riguardo la sua paternità acquisita – prosegue richiedendo un’altra canzone.
Alcuni dei cantanti stessi in gara a Sanremo però – oltre a Noemi, anche Arisa e Ruggeri, ed esempio – hanno deciso di mostrare i nastri arcobaleno per far arrivare un segnale nelle case degli italiani.
Tornando alla competizione canora, il penultimo ad esibirsi questa sera è Rocco Hunt (chiassoso e inutilmente “casciarone”) ed infine, a seguire, il microfono passa ad Irene Fornaciari, molto ispirata e voce di un pezzo dal forte significato a sfondo umanitario.
La presentazione dei primi 10 pezzi in gara termina qui, con la promessa di ascoltare le altre 10 canzoni dei Big domani sera.
Ancora un momento musicale, seppur fuori gara: il trio Conti – Garko – Ghenea introduce l’ospite internazionale Maitre Gims con la sua hit “Est-ce que tu m’aimes?”.

Quanto allo show in senso più ampio, non è chiaro per quale strano fenomeno gli ospiti comici facciano ridere molto meno di altri personaggi, nel corso delle ultime edizioni del Festival di Sanremo. Teorema confermato anche nel 2016 con Aldo, Giovanni e Giacomo: triti e ritriti, non reggono neppure lontanamente il palco come una Virginia Raffaele, solo fintamente valletta. Ad ogni modo, per l’occasione, portano a casa un premio per i 25 anni di carriera.
Al contrario, breve ma molto divertente si dimostra la “comparsata” del duo comico “Marta e Gianluca”, nei panni di novelli sposi alias coniugi Salamoia.
Quanto a Madalina Ghenea e Gabriel Garko, la prima prova in diretta dall’Ariston è scivolata via senza infamia e senza lode, tant’è che è difficile soffermarsi su qualcosa che possa andare oltre il mero sfoggio di abiti e di pettinature, queste ultime più o meno improbabili.
Altro livello quello di Virginia Raffaele, questa sera nei panni di una irrefrenabile simil-Ferilli: sagace, pungente, sempre di grande effetto.
Positività, ottimismo e amore per la vita vengono espressi da un “giovane nell’animo”: l’atleta Giuseppe Ottaviani, classe 1916, 99 anni di dinamismo e di entusiasmo.
Infine, l’ospitata delle attrici Anna Foglietta e Kasia Smutniak lancia promozionalmente il nuovo film di Paolo Genovese dal titolo “Perfetti Sconosciuti”.

A fine serata viene svelata la classifica parziale del primo gruppo di big:

  • Arisa, Guardando il cielo
  • Giovanni Caccamo e Deborah Iurato, Via da qui
  • Lorenzo Fragola, Infinite volte
  • Rocco Hunt, Wake up
  • Enrico Ruggeri, Il primo amore non si scorda mai
  • Stadio, Un giorno mi dirai
  • Bluvertigo, Semplicemente
  • Dear Jack, Mezzo respiro
  • Irene Fornaciari, Blu
  • Noemi, La borsa di una donna.

Dunque a rischio eliminazione ci sono i pezzi proposti da Bluvertigo, Dear Jack, Fornaciari e Noemi.

L’esordio di questa edizione targata 2016 è apparso leggermente confusionario quanto alla primissima parte della serata; meglio nel prosieguo sebbene i tempi biblici della diretta siano estremamente penalizzanti. Probabilmente le prossime serata saranno più agili, come accaduto già negli anni scorsi. O quantomeno, ci si augura che il trend verrà rispettato e che soprattutto verrà dato alla musica il sacrosanto spazio che meriterebbe.


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