La Rua: “Siamo pronti per la nostra estate live”. L’Intervista

Da Ascoli Piceno con furore ecco i La Rua, pronti per una lunga estate calda, naturalmente live.

LA RUALA RUA

In estate ogni occasione è buona per andare ad ascoltarsi della buona musica dal vivo e noi di Fullsong.it vi consigliamo di non perdervi i La Rua, che porteranno in giro per l’Italia il loro “Tutta la vita tour 2017” (le date aggiornate le trovate su www.laruaband.it).
La band originaria di Ascoli Piceno (composta da Daniele Incicco – voce e chitarre; William D’Angelo – chitarre; Davide Fioravanti – pianoforte, fisarmonica, glockenspiel; Nacor Fischetti – batteria, fx; Alessandro Mariani – chitarre, banjo; Matteo Grandoni – contrabbasso, basso) sta vivendo un momento particolarmente felice e pieno di successi, grazie a una fanbase sempre più ampia.

Noi abbiamo fatto due chiacchiere con loro…
Cosa ha significato per voi salire sul palco del 1 maggio?
“È stata un’emozione immensa e ci una carica di adrenalina pazzesca, l’abbiamo vissuto anche un po’ come un ritorno a casa, dopo aver vinto l’1MNEXT nel 2015!”

La preview di “Tutta la vita Tour” prevista per il 27 maggio ad Ascoli Piceno è già sold out. Che effetto vi fa?
“Siamo estremamente onorati. Il sold out anticipato ci ha spinto a darci veramente con tutta l’anima nello spettacolo che presenteremo al Ventidio Basso e poi porteremo in giro per l’Italia quest’estate!”

Quanto è importante per voi la dimensione live?
“Non è importante, è fondamentale, imprescindibile. Nascendo tutti e 6 come musicisti, parliamo della nostra linfa vitale, quella che ci dà poi l’energia e l’ispirazione per scrivere nuovi brani. Ci nutriamo dell’energia e dell’affetto che il pubblico ci regala durante un concerto”.

Vi aspettavate questo successo crescente, soprattutto negli ultimi mesi? Quando dovete a “Tutta la vita questa vita”?
“Tanto. È un brano che ha lottato per noi, anche quando noi pensavamo che fosse finito. Invece quel brano è riuscito a entrare nel cuore delle persone che l’hanno ascoltato, facendo talmente tanto rumore, che è riuscito a diventare la sigla del Dopo Festival. È un brano che ci ha dato tanto e di cui siamo enormemente fieri”.

Confermate che la gavetta serve, anche oggi?
“Fondamentale anche quella. È un qualcosa che non puoi comprare, ma vivere esclusivamente sulla tua pelle. Oltre farti migliorare perennemente, ti ricorda sempre che devi essere estremamente riconoscente ad ogni cosa che la musica ti regala”.

Rifareste “Amici”?
“Per alcuni aspetti sì: hai a che fare ogni giorno con la musica e con professionisti del settore come Elisa, Emma, ma soprattutto musicisti di alto livello che sono dietro le quinte come Pino Perris, che ci aiutato moltissimo dal primo all’ultimo giorno. Questo livello incredibilmente alto, ti porta inevitabilmente a lavorare su quel piano e migliorare ogni tua molecola. È stata un’accademia che ci ha dato l’esperienza concentrata di 5/6 anni, in 9 mesi”.

Cosa ci dobbiamo aspettare dai vostri live?
“Energia, impatto, positività, intimità”.

Che estate sarà la vostra?
“Ci auguriamo un’estate a macinare chilometri, densa di live, per poter far conoscere a quante più persone possiamo, la nostra identità, la nostra musica”.


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