Cleò, la voce misteriosa del web di cui nulla si conosce oltre al suo timbro particolarissimo e intenso, torna a farsi ascoltare con una nuova chicca sonora – ‘Brava’ di Mina.
Cleò ha debuttato in rete augurando ‘Buon San Valentino’ alle grandi coppie della musica italiana lo scorso 14 febbraio sulle note avvolgenti di ‘Senza Confini’, celebre hit del music-maker Bungaro magistralmente riletta in una emozionante versione unplugged.
E questa volta – dopo l’ottimo esordio al fianco di Silvano Borgatta, tastierista di Phil Collins, Lucio Dalla, Renato Zero e gli Stadio – lo fa invece in compagnia del Maestro Daniel Bestonzo, talentuoso pianista e keyboardist già collaboratore di Red Canzian dei Pooh, Annalisa Scarrone e Andrea Mirò, raffinata cantautrice e compagna di Enrico Ruggeri.
Sono infatti trenta secondi da brivido – accompagnati da una simpatica clip video artigianale firmata da Antonio Augelli che gioca proprio sull’identità nascosta dell’artista – quelli che #Cleò affronta in un gustoso saggio delle proprie qualità vocali, inerpicandosi con destrezza sulle trame inarrivabili di ‘Brava’, tra gli standard in assoluto più ardui e complessi della musica italiana.
Un brano firmato nel 1965 dal maestro Bruno Canfora per l’ugola d’oro di Mina e che ha anche consacrato la straordinaria voce di Silvia Mezzanotte, artista di rara eleganza e regina indiscussa di ‘Tale e Quale Show’ con Carlo Conti su Raiuno lo scorso novembre”, dichiara #Cleò, che in ‘Brava’ dà così prova di rara maestria nell’esecuzione e altrettanto talento al punto da confondere ancor più le idee in chi ascolta circa la propria identità, per via di una singolare capacità nell’impiegare indifferentemente – a livello vocale – il registro maschile e femminile.
“La voce è uno strumento, come tale va considerata e adoperata. Quando una canzone funziona, piano e voce insieme sono già di per sé un’orchestra: l’essenziale e l’emozione vanno infatti di pari passo”, esordisce #Cleò.
” L’Italia è la patria del belcanto, Mina la musa ispiratrice cui ogni cantante propriamente detto ha il dovere di rifarsi con rispetto e deferenza, in cerca di stimoli ed esempi, specie quando in gioco c’è la voce”.
E circa il fatto di non apparire – se non in voce all’interno di curiosi video volutamente artigianali fatti par farsi ascoltare e concentrare tutta l’attenzione sulla vocalità – aggiunge: “In un’epoca storica figlia delle apparenze, credo che il modo migliore per dare una buona immagine artistica di sé e mostrarsi realmente al pubblico sia quello di fare un passo indietro – evitando inutili presenzialismi – per lasciare ancora più spazio alla musica, ai contenuti, al sentimento. #Contailcanto, al di là di chi canta. La faccia? Nell’arte viene dopo”, conclude #Cleò, che promette al pubblico del web altre intense sorprese musicali in attesa dell’uscita del primo singolo inedito fissato per i primi di maggio 2017 per l’etichetta indipendente ‘Capogiro Records/Gianni Rodo Edizioni’.
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