Andrea Lorenzoni: “Mondo club” è il nuovo album, un disco che punta in alto tra freschezza e garbo

“Mondo club” è il primo album da solista di Andrea Lorenzoni.
Un album che racconta e osserva morire una generazione, guardando al domani con occhi razionali e disincantati ma lucidi di emozione. Una voce originale ci racconta, con stile tracce che accompagnano l’ascoltatore nel viaggio della vita e dell’amore attraverso avventure e incontri, a volte simpatici, a volte malinconici.

ANDREA LORENZONIANDREA LORENZONI

Le influenze della musica del cantautore spaziano dal pop al rock ma il tutto è rielaborato in maniera personale, con un continuo spirito di ricerca.  Il titolo Mondo Club richiama la “ballabilità” di alcuni brani del disco e la bellezza del “guardare il mondo dall’alto”, riuscendo a coglierlo come un unico grande club di persone. Gli arrangiamenti di alcuni pezzi profumano d’oriente,  suoni che si materializzano con i tabla, sitar e armonium, a indicare un mondo musicale sempre più aperto ai popoli.

Ecco Mondo Club brano dopo brano:

Compagna con figli – È una canzone che parla di un uomo innamorato di una donna separata con figli. Le contraddizioni e le insicurezze dell’amata si riflettono in una musica dal sapore estivo, che a suon di chitarra e di voce ci porta sotto il sole della Spagna.

Canzone – Il pezzo è un elogio rivolto alla forma canzone. I brani che ascoltiamo durante la giornata ci accompagnano nella vita di tutti i giorni, la descrivono e la cambiano attraverso le emozioni, diventando per noi qualcosa di inconfondibile. Il “tu” del testo è quindi indirizzato alla canzone, come se questa fosse una persona che ci è sempre affianco.

La stagione televisiva – È una brano che racconta di una giovinezza cresciuta davanti ad un televisore, un’epoca ormai definitivamente chiusa ma che ha lasciato un segno. I riff di tromba e sassofono riproducono le sonorità delle sigle televisive degli anni 80/90: i quiz, i cartoni animati.

Balla più che puoi – L’ambientazione del brano è un Club in cui si balla e dove i ragazzi, dimenando i propri corpi tra i fumi dell’alcol, sfogano i piccoli grandi dolori delle loro vite. Un ragazzo ci prova con una ragazza, nella speranza di trovare nei suoi baci la propria salvezza: la musica diventa così un sogno stroboscopico che trova nel ballo e in una serata in discoteca la possibilità di reagire al mondo.

Il nostro prato –  Un pezzo intenso La musica accompagna questo racconto con effetti sonori brillanti. In particolare sentiamo il suono di tabla e gli assoli di armonium indiano e di sitar. Gli strumenti musicali orientali colorano gli arrangiamenti dell’intero disco ma in questo brano emergono in maniera netta e decisa, evocando un sentimento di forte eros .

Libertà- In questo brano il “club” è rappresentato dal mondo intero visto dall’alto. La tensione verso una vita di pace fra gli uomini genera riflessioni e prese di posizione. Forse c’è una strada possibile per un’umanità migliore, una strada che passa attraverso la libertà di ciascuno di noi.

Settembre- Per molti di noi settembre è un mese che rappresenta un nuovo inizio dopo la pausa estiva. Il brano dunque eleva quei trenta giorni a “primo mese dell’anno”: un settembre che diventa simbolo di cambiamento, spesso radicale. Ed è proprio questo il valore che assume per i protagonisti descritti nel testo.

L’introverso canta – Chi sta cantando è l’introverso, che per mezzo della musica, e soprattutto grazie all’amore che Sofia prova per lui, riesce a superare le proprie timidezze. Con questa donna l’introverso scopre l’entusiasmo di sentirsi uomo e trova fiducia in se stesso. L’introverso parla poco, ti parla con lo sguardo e “sta in silenzio dentro te”. Questa canzone è nata nel 2010 in una versione rock e nel crescere ha lentamente preso la forma attuale.

Lucia – Lucia è la ragazza desiderata dal cantante: una donna che stava insieme ad un uomo infedele e che ora si è sposata con un altro ragazzo. Il cantante corteggia Lucia, ma non sa come leggere i segnali che lei gli manda, sbaglia, nel tempo matura. Ma quella donna continua a piacergli e lui continua a corteggiarla.

Pioggia – In questo brano si respira l’aria umida di una città piovosa. Siamo in casa e intanto fuori continua a piovere; il cielo è dolcemente malinconico ma a tratti opprimente. Si cerca di ritagliarsi uno spazio di tranquillità in cui pensare alle cose che ci fanno stare bene e che ci danno serenità: ecco apparire una sigaretta, una donna, il vino e poi un amico, una musica

Una generazione – Il cantante, insieme a Flavia, guarda fiducioso al futuro. Descrive una generazione che cede il passo a quella nuova. L’entusiasmo generato dall’amore per la ragazza, il piacere galvanizzante della seduzione e della passione, spinge la voce che canta a vedersi protagonista della nuova epoca che sta arrivando.

Tu dove sei – L’atmosfera raccolta del brano è alla ricerca di un “inarreso ideale”. Si sta parlando di un ideale di donna, o semplicemente della donna “giusta”, certo, ma forse non si tratta solo di questo: forse si parla più in generale della nostra aspirazione costante alla realizzazione dei nostri desideri. Quella forza sempre nuova e mutevole che ci spinge ad andare avanti nonostante tutte le difficoltà. I momenti di sconforto arrivano per tutti e il “tu dove sei?” tradisce uno scoramento malinconico. Questo però non toglie nulla all’inamovibile speranza nel futuro, speranza in noi stessi e negli altri, che permea il senso ultimo del testo.

Resta da dire che tutte le  tracce di “Mondo club” sono delle piccole perle, un mix perfetto di pop e rock.
Insomma, la strada imboccata è quella giusta!

 


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