Alessia D'Andrea, recensione di Luna d'Inverno

“Luna d’Inverno” è il primo album italiano della straordinaria e dirompente cantautrice Alessia D’Andrea.

Alessia D'andrea Luna d'invernoDoverosa una premessa: quando arrivano in redazione album di questo calibro, un critico musicale si illumina, recensisce come se avesse moltissima sete ma nel bicchiere c’è solo una goccia d’acqua, così la sorseggia lentamente…  assapora

Doverosa una premessa: quando arrivano in redazione album di questo calibro, un critico musicale si illumina, recensisce come se avesse moltissima sete ma nel bicchiere c’è solo una goccia d’acqua, così la sorseggia lentamente…  assapora quella sensazione di freschezza, e non vorrebbe mai che quella goccia d’acqua fnisse…
In questo lavoro c’è tutto: le paure, le speranze, gli amici, l’amore, gli addii, una nuova vita, valori che sembrano un pò persi.
Detto questo riprendiamo la corsa che ci troviamo a percorrere durante tutta la durata del disco che non risulta mai ripetitivo o noioso, ma riempe il cuore.
L’album inizia sparando subito buona parte delle cartucce:“Luna D’Inverno” è la prima traccia; un pezzo in equilibrio tra rock ed eleganza, dove i momenti di assaporare la straordinaria voce dell’artista non si fanno aspettare.
Continuiamo con “Non cambieremo”, “Il gatto che abbaia” e “La musica non gira più” : i pezzi sono molto potenti, la voce di Alessia maestosa, altissima e tagliente al punto giusto.
Il sound di “Blu occhi” singolo di questo lavoro è una scarica di adrenalina, divertente, energica, frizzante caratterizzato egregiamente da suoni elettronici che giocano a rincorrersi.
“Non portarmi via” sesta traccia del cd è magica ed evocativa con chitarre acutiste che accompagnano magnificamente la voce di Alessia che lascia spazio a “Beyond the clouds”, che dire? chitarre, batteria e basso riescono a fondersi in un tutt’uno.
“Alzami nell’aria” e “Caccia alla volpe” sono proprio delle fotografie in musica, ottimi gli innesti fra diverse influenze musicali.
Chiude questa meraviglia “Anime bruciate” con un introduzione pianoforte e voce davvero intensa, un addio a chi inizierà a percorrere le lunghe e tortuose strade della vita senza più accanto un padre o un amico, ma dovendo fare tutto da solo, prestando attenzione alle anime bruciate che troviamo durante il nostro cammino.
“Luna d’inverno” è in definitiva proprio un fuoco che arde, scintilla, travolge; abbiamo volentieri assorbito questo album sulla pelle.

Punteggio: 9

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