Noemi, recensione di Sulla mia Pelle

Elegante e graffiante come una pantera, ma anche ironico e pregiato il primo vero album di Noemi dal titolo Sulla mia Pelle.

NoemiSulla mia pelle – composto da dieci pezzi – è il disco della bravura, di una maturità artistica davvero sorprendente e velocissima.Noemi fu la vincitrice morale del talent show X Factor dell’edizione passata e le fu

Sulla mia pelle – composto da dieci pezzi – è il disco della bravura, di una maturità artistica davvero sorprendente e velocissima.
Noemi fu la vincitrice morale del talent show X Factor dell’edizione passata e le fu affidato un Ep che portava il suo nome ma più che altro composto da cover, ecco perchè parliamo di primo e vero album. In Sulla mia pelle affiorano emozioni intense e la loro interpretazione lo è altrettanto; ed è evidentemente questo che trascende l’ordinario. Un vero e proprio compendio emotivo che coniuga la sensibilià femminile all’intelligenza, ma adesso ascoltiamo il cd.
Play.
All’infinito apre l’album, è ottima, melodica, ma non stucchevole, mentre la successiva L’Amore si odia è un duetto davvero straordinario con Fiorella Mannoia: è un pezzo ruvido e potente, c’è un pianoforte delicato a tratteggiare una vena malinconica e notturna, alla quale si aggiunge l’ennesima superba prova vocale di Noemi. L’Amore si Odia è una canzone tanto smaccatamente orecchiabile che ha fatto da air play all’intero lavoro.
Non so amare di più, Tutto questo scorre e I sentimenti, terza, quarta e quinta traccia del disco, scivolano sostanziosamente senza dare tregua all’ascoltatore, e dove i cambi di ritmo regalano un tocco di finezza al lavoro; ogni singola traccia gode di una personalità diversa.
Nei brani Comunque Ti Penso e Petrolio si riesce a percepire un sound tra classico e moderno, con dei riff che danno spazio ad un blues vero e proprio.
L’Addio (Il Giorno Più Grande) e Per colpa tua – composta da un autore come Francesco Bianconi, il mentore dei Baustelle – portano con sè un vagone di energia vitale, di un’allegria ironica delicata, in una sola parola di fascino ammaliatore.
Sulla mia pelle è il brano che chiude il disco e che regala il nome all’intero lavoro. La tecnica in questo pezzo è sopraffina, la rabbia e la grinta dello stile rock condito di blues di Noemi è eccellente, le chitarre dalle prime note alle ultime della canzone giocano sovente a rincorrersi, gettando il più delle volte il pezzo in un tunnel infuocato.
Stop.
Che dire ancora su Noemi e sul suo album Sulla mia pelle? Un’ultima cosa ci sarebbe…  Perdere questo disco sarebbe proprio negarsi un piacere.

Punteggio: 9

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