Syria, recensione di Scrivere al futuro

Tanta carne al fuoco nel nuovo album di Syria dal titolo Scrivere al futuro. Il gusto melodico di tutte le otto tracce è perfetto, la voce di Syria sempre fresca ed originale.

Il sound gioca su un mix originale, quello del pop, del rock e dello stile vintage, il tutto riarrangiato in maniera egregia da due nomi importanti quali Dario Moroldo, autore dei testi e Sergio Maggioni,

Tanta carne al fuoco nel nuovo album di Syria dal titolo Scrivere al futuro. Il gusto melodico di tutte le otto tracce è perfetto, la voce di Syria sempre fresca ed originale.

Il sound gioca su un mix originale, quello del pop, del rock e dello stile vintage, il tutto riarrangiato in maniera egregia da due nomi importanti quali Dario Moroldo, autore dei testi e Sergio Maggioni, che ne ha curato le musiche e la produzione.
Tanto per cominciare, a dominare tutto è il timbro vocale della cantante che ha il calore di un abbraccio, ma Scrivere al futuro ti dà la sensazione che al di sotto dei ritornelli orecchiabili e colorati nei suoni, scivolano in maniera limpida e cristallina testi raffinati ed intensi, mai banali.
Ti lasci schiodare dalla sedia in un batti baleno da canzoni come Sbalzo di colore, un brano che ti vien voglia di risentire subito dopo averlo ascoltato e che , tra l’altro, è stato il singolo di lancio dell’intero lavoro, un brano da quadrature beat veramente gradevoli e spumeggianti.
Atmosfere leggere ma anche fluttuanti le troviamo in canzoni come Scrivere al futuro e Le volpi, dove i temi trattati sono nel primo brano, una specie di diario cantato tra passato, presente e futuro, con le proprie trasformazioni e maturazioni, dove si scrive di sè stessi, di amore tra mamma e figli, delle emozioni della vita e di chi in futuro leggerà magari alla stessa età di chi ha scritto il tutto queste pagine ormai ingiallite ma cariche di aspettative.
Le volpi, è un altro magnifico brano dal testo pregevole:” Per questo io sarò una volpe per correggere gli errori, annuserò, si lo farò il profumo del domani..” A parte il testo, qui si evince che l’interpretazione dell’artista è talmente sentita che sembra quasi li avesse scritti lei di proprio pugno…
Arrangiamenti in perfetto stile anni 70/80 li troviamo anche nelle tracce Amavi nelle donne e Innamorarsi senza accorgersi; i temi trattati sono i corsi che può fare l’amcizia tra un uomo e una donna che può anche trasformarsi in amore, dove tutto viene raccontato, dove ci si consiglia a vincenda e perchè no? si apprende dagli errori sbagliati per chiedere scusa e non commettere più errori nelle storie future. 
Ritorni nei sogni e Dopo ma prima di me hanno testi e musica che scorrono fluidi e si lasciano ascoltare senza cadere nella mediocrità, anche se i temi sono le classiche storie d’amore che possono terminare drasticamente o struggerci maledettamente perchè non riusciamo a rivelare a chi amiamo i nostri semtimenti. 
La nostra città chiude l’album. Questo brano non poteva che portarci ad una sola cosa: Emozione. Qui si rivive quella tristezza dolceamara della nostalgia dei ricordi. Si percorrono le stesse strade, gli stessi posti, la stessa città di chi abbiamo amato tanto ma al contempo quella gioia di vivere e di sotterrare il passato anche cambiando città.
Scrivere al futuro, in sintesi, è un album godibile e assolutamente onesto dove quella magica parolina formata da cinque lettere è la più idonea per la sua interprete: brava.

Punteggio: 9

Pubblicato in

Se vuoi rimanere aggiornato su Syria, recensione di Scrivere al futuro iscriviti alla nostra newsletter settimanale