Intervista a Miele: il palco di Sanremo è una bestia strana, è gentile come la strega di Biancaneve

FullSong intervista Miele, la giovane cantante, che si è esibita quest’anno al Festival di Sanremo,  con il brano “Mentre ti parlo”.

Miele, all’anagrafe Manuela Paruzzo, è una cantautrice brillante, con l’album “Occhi” sta scalando le classifiche di vendita; il suo modo di scrivere, di rappresentare un momento, di descrivere emozioni e vita quotidiana sono unici, la

Miele, all’anagrafe Manuela Paruzzo, è una cantautrice brillante, con l’album “Occhi” sta scalando le classifiche di vendita; il suo modo di scrivere, di rappresentare un momento, di descrivere emozioni e vita quotidiana sono unici, la sua bravura nasce da un linguaggio semplice, che arriva dritto al cuore.

Prima domanda a Miele: A Sanremo hai esordito nella categoria nuove proposte con il brano “Mentre ti parlo” una canzone altamente raffinata e interpretata in maniera superba. Nel testo si percepisce la tua voglia di libertà e leggerezza; ti senti finalmente libera dopo aver fatto ascoltare alla gente quello che hai dentro?

Non direi. Ho scoperto una cosa interessante: il palco di Sanremo è una bestia strana, è gentile come la strega di Biancaneve. Ti dà la mela rossa dell’illusione del successo. Poi ti lascia il vuoto dell’aspettativa. Sarò liberata quando non cercherò più davanti a me ma riuscirò a godere del qui e ora. Detto questo sono felice di aver raccontato un pezzetto della mia storia.

Hai sempre avuto la musica nel DNA, e si percepisce, hai qualche musicista in casa?

Nessun musicista in casa. Nessun DNA. Solo la necessità e l’urgenza di cantare per dire ciò che non si riesce a dire. 

Perché il nome d’arte Miele? Quando lo hai scelto?

Il miele è falsamente dolce e gentile. È invece denso e appiccicoso.  È duplice e contraddittorio come credo di essere io. Non per cattiveria ma per natura.

Come passi il tempo quando non canti?

Se dessi libertà alla mia natura dormirei. E attenzione!!! Quando un musicista dorme non sta non facendo nulla, ma sta facendo spazio per accogliere le note che passano.

Da dove inizi per comporre un brano?

Da qualsiasi cosa stimoli il mio mondo emotivo. È più facile riconoscere quegli stimoli in eventi dolorosi. Spero di fare prima o poi un brano in maggiore. 

Se potessi scegliere un duetto con chi saliresti sul palco?

Fra i vivi gli Stadio, Malika e Niccoló Fabi. Fra gli immortali Dalla e Maria Callas

La consapevolezza di essere brava, (e lo sei davvero) aumenta la paura?

Io sono completamente inconsapevole del mio valore.

Con il tuo disco, in uno scaffale di un negozio, di fianco a quale artista ti piacerebbe essere posta?
 
Miele, Morricone, Mozart… Troppo eh? Allora Meta Ermal, Miele. Va bene così. Ho grande stima di Ermal. 

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